Non a tutti è permesso effettuare lavori nella propria casa; pensiamo a quelle persone che hanno contratti di affitto molto rigidi che vietano qualsiasi tipo di intervento murario, piccolo o grande che sia.
Non per questo, chi vive in affitto, è destinato a sentire un continuo stato di angoscia perché, pur non sentendosi al sicuro, non gli è permesso installare sistemi di sicurezza filari o misti.
Fortunatamente, negli ultimi anni, oltre ai tradizionali impianti con fili, anche noti come “via cavo”, è possibile trovare in commercio antifurti senza fili, a onde radio, perfetti per chi ha esigenze particolari come quella di non poter fare rumore, di non poter fare lavori che presuppongano detriti e polvere o semplicemente dispone di un budget basso.
Il funzionamento di questi prodotti si basa sull’inviare e ricevere segnali radio con bande di frequenza comprese tra i 25 e i 1000 MHz, fino alla distanza utile allo scopo. Si compongono di una centrale, rilevatori e dispositivi d’allarme locali o remoti, dove i rilevatori senza fili trasmettono l’allarme alla centrale, che lo riconosce e trasmette a sua volta il comando di attuazione ai dispositivi.
Oltre i vantaggi già citati, gli allarmi wireless:
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si installano in poche ore;
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abbattano i costi di manodopera;
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si configurano con maggiore facilità rispetto ai tradizionali prodotti via cavo, ma soprattutto si riconfigurano altrettanto facilmente nel caso in cui i sensori dovessero subire degli spostamenti;
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permettono un controllo remoto, attraverso smartphone;
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in caso di trasloco possono essere comodamente trasportati e reinstallati in una nuova abitazione.
Per chi si appresta ad acquistare un simile sistema è bene ricordare di preferire prodotti ad alte frequenze, capaci di evitare i disturbi di trasmissione, che possono verificarsi in caso di variazioni climatiche o disturbi radio.
Scegliere sistemi a doppia banda è un ulteriore garanzia perché si basano sulla trasmissione simultanea della stessa informazione, ma su frequenze diverse, azzerando così le possibilità di eventuali disturbi, che difficilmente si verificheranno in maniera simultanea su entrambi i canali.