Un impianto di antifurto domestico può avere prezzi diversi in base alla tipologia che si predilige. Un sistema di antifurto è composto da più elementi, ognuno dei quali possiede peculiarità, tecnologie e costi propri; molto in questo ambito può dipendere anche dal marchio della casa produttrice. Pertanto in questo articolo valuteremo insieme le tipologie e i componenti dei sistemi di antifurto casa per comprendere come muoversi al meglio in questo vastissimo settore:
La Centralina: si tratta del vero e proprio cuore di un impianto di antifurto, il dispositivo senza il quale il sistema non può operare. La centrale gestisce e connette tutti i rilevatori presenti sia all’interno che all’esterno della casa. Il suo costo varia a seconda del marchio ma anche in base alle aree che è in grado di controllare, oltre che, come specificato prima, alla tecnologia che sfrutta (quest’ultima può essere via radio o via cavo).
I Sensori: parliamo dei rilevatori per ambiente interno ed esterno; sono quegli elementi che hanno il compito di rilevare la presenza di intrusi, comunicandola tempestivamente in centrale. Questi dispositivi possono sfruttare la tecnologia ad infrarossi, quella a microonde oppure entrambe. Il loro costo può variare in base alla tecnologia utilizzata. Da non dimenticare, inoltre, che i rilevatori da esterno hanno un costo più elevato per via della loro struttura resistente agli agenti atmosferici.
I Contatti magnetici: si tratta di accessori notevolmente economici, ideali per rilevare l’apertura indesiderata e la violazione delle porte e delle finestre. In commercio sono presenti alcuni contatti magnetici che possono arrivare a costare anche 100 euro.
La Sirena: parliamo della voce dell’impianto di antifurto. Grazie ad essa, i vicini di casa, i passanti e le forze dell’ordine vengono avvisati rapidamente dell’eventuale pericolo sia acusticamente che visivamente. Questi dispositivi possono arrivare a costare dai 50 euro fino ad alcune centinaia di euro.
Il Combinatore telefonico: questo elemento può operare tramite la tradizionale linea telefonica o attraverso una scheda GSM; il suo prezzo varia in base alla tecnologia sfruttata. Inoltre il combinatore può essere integrato alla centrale, che conseguentemente viene venduta ad un costo più elevato.
Le Barriere perimetrali: si tratta di protezioni ad infrarossi, a microonde, a pressione o a fibra ottica, capaci di rilevare le eventuali intrusioni e spostamenti nel raggio di zone circoscritte, soprattutto in ambiente esterno. Sono dispositivi abbastanza costosi, soprattutto per quanto riguarda la tipologia a pressione.
I Sistemi di attivazione e di disattivazione: questi ultimi possono essere di diverse tipologie ed uno stesso sistema può supportarne diversi. Parliamo delle chiavi elettroniche, delle tastiere e dei telecomandi; il loro prezzo può andare dai 50 ai 200 euro.
La Videosorveglianza: si tratta di un impianto di protezione che si aggiunge ad un sistema di antifurto classico nel momento in cui le esigenze di sicurezza da parte dell’utente sono alte. Il costo di un buon impianto per la videosorveglianza si aggira attorno ai 1000 o 2000 euro, ma al contempo è possibile risparmiare notevolmente se si decide di acquistare i kit per la videosorveglianza fai da te pronti all’uso, nonché facili da installare e gestire nel tempo.
per quanto riguarda il sistema di videosorveglianza, questo va ad integrarsi con l’antifurto e restano due sistemi separati? come funziona la loro convivenza? grazie
Si in linea di massima si completano, l’uno con la sua funzione diversa
Si completano ma non si integrano, vanno a compensare l’uno le mancanze dell’altro!