Generalità sul concetto di garanzia
Nell’acquistare un elettrodomestico o un qualsiasi altro oggetto elettronico può capitare di imbattersi in malfunzionamenti generici che intaccano le funzionalità degli stessi. All’acquisto, i prodotti elettronici sono automaticamente garantiti per un periodo pari a due anni: in questo lasso di tempo, salvo casi particolari, gli oggetti acquistati sono protetti per legge in caso di guasti e malfunzionamenti di vario tipo. Piccolo cavillo: la garanzia è valida entro i due mesi dal momento in cui si manifesta il guasto, per cui è necessario rivolgersi ai manutentori per tempo.
La distinzione principale tra le garanzie vigenti sul mercato si estende a due tipologie: la garanzia di conformità e la garanzia commerciale. Ma in cosa differiscono? La prima equivale al già citato periodo di due anni entro i quali i prodotti sono protetti dalle normative vigenti in materia di danni e malfunzionamenti; la seconda riguarda invece l’eventuale aggiunta di garanzia da parte dei produttori o venditori stessi, i quali si impegnano a far sottoscrivere un contratto aggiuntivo (o già previsto nel contratto d’acquisto) ai clienti che effettuano la spesa. Ma allo scadere delle garanzie, come muoversi? Cosa fare nel caso in cui si debba forzatamente eseguire un intervento di manutenzione al di fuori della garanzia?
L’intervento fuori garanzia
Poniamo il caso che un elettrodomestico debba necessariamente essere sottoposto alla manutenzione straordinaria a causa di un danno o di un malfunzionamento, ma che lo stesso oggetto sia ormai fuori dal periodo di garanzia di conformità o commerciale. Cosa fare in questi frangenti? C’è da sottolineare il fatto che, se si vuole tentare una riparazione degli elettrodomestici malfunzionanti, vi è la possibilità di andare incontro a spese maggiori rispetto a quelle previste nel caso dell’acquisto di un nuovo oggetto, e quindi di sostituzione dello stesso. Ma non sempre è così. A volte, senza che lo si sappia, l’elettrodomestico danneggiato è interessato solamente da un problema minimo, in grado però di compromettere seriamente (anche solo in modo temporaneo) il suo utilizzo. I passi da seguire in queste fasi sono due: effettuare un intervento fai da te o chiamare un tecnico.
Nel caso dell’intervento fai da te sarà opportuno avere un livello minimo di competenza pregressa, acquisito col tempo grazie all’esperienza. Per prima cosa sarà utile visionare il libretto di istruzioni fornito con l’elettrodomestico stesso. Al suo interno si potranno trovare, oltre ai dettagli tecnici dell’oggetto in questione, anche gli eventuali problemi che l’elettrodomestico può presentare nel corso del tempo. A seguito di una lettura approfondita, utile per cercare di comprendere la natura del malfunzionamento, si potrà mettere mano (ma sempre con cautela) sull’oggetto.
Nel caso in cui l’intervento fai da te non risolva i problemi, sarà doveroso chiamare un tecnico. In questo frangente si potrà fare intervenire il proprio tecnico di fiducia o un tecnico inviato dagli stessi produttori dell’elettrodomestico, così da essere sicuri dell’effettiva risoluzione dei problemi, il tutto, però, ad un costo più elevato.
Le conseguenze dell’intervento fuori garanzia
Abbiamo dunque compreso che effettuare o richiedere un intervento di manutenzione per un elettrodomestico o un qualsiasi oggetto elettronico fuori dal periodo di garanzia comporti in ogni caso conseguenze economiche, più basse nel caso del fai da te e più alte nel caso dell’intervento del tecnico. Ovviamente, maggiori saranno i problemi che interessano l’elettrodomestico e più alta sarà la cifra da sborsare per ripristinare il corretto funzionamento dell’oggetto in questione. C’è comunque da stare tranquilli: gli interventi fuori garanzia rappresentano una prassi comune, per cui i produttori dei vari elettrodomestici sono pronti ad inviare tecnici per l’assistenza di fronte a qualsiasi evenienza.
Si, io ne so qualcosa, ero convinto di essere ancora coperto dalla garanzia invece scopro che per una manciata di giorni ho dovuto pagare..!