Chi sta decidendo di acquistare un allarme per la casa, l’ufficio o l’azienda, deve sapere che, fino al 31 dicembre 2014, potrà usufruire delle detrazioni fiscali del 50%.
La detrazione riguarda diversi settori, tra cui quello della sicurezza, a patto che gli interventi vengano realizzati su immobili – sono esclusi tutti i contratti stipulati con gli istituti di vigilanza e simili.
Rientrano nella detrazione fiscale del 50% gli impianti di allarme, quelli di videosorveglianza, l’installazione di casseforti, porte blindate, inferriate, recinzioni e cancelli. E’ altrettanto importante sapere che possono essere oggetto di detrazione anche le spese di progettazione di un impianto, la sua installazione, le perizie e gli oneri di urbanizzazione.
Un esempio di detrazione fiscale per impianto d’allarme
Se il tuo impianto d’allarme costa 5000 euro – spesa minima prevista – sarà possibile detrarre, in sede di dichiariazione dei redditi, 2500 euro che vi saranno “rimborsati” in 10 anni, sotto forma di detrazioni, sulle successive dichiarazioni.
Possono usufruire di questa agevolazione tutti i proprietari di un’abitazione, di un ufficio o di un’azienda, ma anche gli affittuari, i soci di cooperative o di società semplici e chi gode di usufrutto.
Per usufruire delle detrazioni è necessario effettuare i pagamenti attraverso bonifico bancario o postale, dove è necessario specificare i dati del richiedente e completare la procedura prevista dall’Agenzia delle Entrate.
Ho letto che le detrazioni fiscali per l’antifurto casa sono state estese anche al 2015. Potete confermarmi?